La mobilità del brand

Non esiste brand senza una identità, e non può esistere identità senza cultura aziendale. A questa saggia sintesi di Paolo Iabichino oggi dobbiamo aggiungere il fattore ‘adaptability’, cioè la capacità che il brand deve avere di adeguarsi ai tempi in cui vive.

Il fattore cambiamento e dinamicità che nasce dal tempo in cui un brand vive deve saperlo rafforzare, rinnovandolo.

Ecco 3 delle 5 regole per rendere la propria identità capace di adeguarsi e rinnovarsi in ogni evoluzione:

  • 1° regola: avere solide fondamenta. Se il nostro brand è “un bel disegno”, non resisterà all’onda d’urto non solo di una pandemia, ma nemmeno al ritmo imposto da un TikTok appena nato. Quindi costruite su contenuti e valori l’espressione grafica del vostro brand;
  • 2° regola: prendersi il tempo per adattarsi al cambiamento. L’impatto di una corrente young così come una qualificazione in borsa determinano nuove regole intorno al nostro brand. Studiatele con attenzione, in velocità e in qualità, per poter capire come incidono sull’immagine che ci rappresenta;
  • 3° regola: fare perno sull’elemento distintivo. Il nostro brand è scelto principalmente per una dote distintiva: innovazione, familiarità, simpatia, qualità,… È questo l’asset che deve convalidarsi facendo ruotare intorno gli altri elementi, che si esprimeranno in un restyling del segno, del tono di voce, delle applicazioni in coerenza.

Non a caso Stephen Hawking diceva: “intelligence is the ability to adapt to change”.